All’interno di questo capitolo si analizzeranno in modo approfondito tutte le tecniche di guida della mountain bike che permettono di affrontare al meglio i percorsi più e meno impegnativi; e di passare più facilmente, più rapidamente ed in tutta sicurezza attraverso gli ostacoli e sorprese che riserva il terreno.
Le tecniche fondamentali
Sono le basi della guida in fuori strada, purtroppo spesso ignorate. Alcune di queste tecniche sono fondamentali ed indispensabili per superare le numerose situazioni che si possono presentare in un percorso fuori strada.
La posizione
Indispensabile per il controllo completo del mezzo; si possono distinguere due diversi tipi di posizione:
- la posizione da seduti, che è la posizione principale dove si pedala per lunghe distanze sia su terreni sconnessi che tecnici. Lo sguardo è sempre avanzato sul terreno che seguirà per anticipare gli ostacoli; bisogna sempre avere una o due dita sulle leve dei freni per essere sempre reattivi e rapidi in caso di frenata d’emergenza; le braccia rilassate ma pronte a correggere la direzione; i piedi ben posizionati per avere maggiore efficacia nella pedalata
- la posizione in piedi sui pedali è quella che ci permette la massima libertà, sollevati dalla sella, per meglio anticipare e reagire a tutti gli imprevisti presenti nei percorsi, offrendo più confort grazie alle gambe che ammortizzano i colpi. Anche qui è molto importante mantenere lo sguardo rivolto in avanti a leggere il terreno; le braccia non devono essere tese, ma leggermente flesse, così da conservare una certa mobilità per assorbire i colpi; le dita (una o due) sempre sui freni; i pedali devono stare orizzontali al terreno in modo tale da non sbattere in qualche radice o sassoi.
La cambiata
Questa tecnica è importante per far si che durante un’uscita non si rompano catene e soprattutto non ci si fermi davanti ad una salita perché non si ha un rapporto giusto. Due sono le regole da tenere a mente per una cambiata ottimale: anticipare e restare seduti. Per quanto riguarda la prima regola, ovvero anticipare la cambiata, si deve sempre cambiare marcia in tempo utile per la situazione che si sta per affrontare: salita, discesa, passaggio tecnico, ecc. In questo modo si eviterà di sforzare la catena, con il rischio di romperla o smagliarla, e di dover scendere dalla bici.
La seconda regola è importante per i fini dell’usura della catena e delle guarniture; stando seduti, infatti, si esercita meno tensione sui pedali, durante l’operazione di cambiata, consentendo un passaggio di marce più fluido.
iStéphaneCascua, Mountain Bike avviamento e perfezionamento, Calzetti Mariucci, 2009