Per prepararsi al meglio ad una gara o ad una seduta di allenamento, oltre ad un buona programmazione, sono fondamentali una sana alimentazione ed un regolare stile di vita.
L'alimentazione deve essere bilanciata e specifica alla specialità sportiva che si pratica, consentendo così di affrontare meglio gli allenamenti e le competizioni durante tutta la stagione. A supportare l'alimentazione ci sono gli integratori che permettono l'assunzione di elementi specifici che completano la dieta, di intervenire prima, durante e dopo la prestazione in maniera specifica, mantenendo l'apparato digerente il meno impegnato possibile a vantaggio di quelli principalmente occupati durante lo sforzo fisico ed il suo recupero.
Cosa necessita tenere in considerazione riguardo l'alimentazione e l'integrazione per chi pratica il nuoto di fondo?
Uno dei primi aspetti al quale rispondere è fornire energia adeguata per l'attività di fondo e che si caratterizza nel utilizzare il metabolismo ossidativo, dove i grassi sono la fonte energetica principale ma, dove i carboidrati fungono una funzione importante per l'intero processo energetico. Il metabolismo ossidativo ha un peso importante, il quale deve essere sviluppato e potenziato. Non entrando nei particolari di questo argomento, è importante fare una buona scorta di carboidrati quotidiani in rapporto al programma del proprio allenamento, tenendo ben presente che l'immagazzinamento degli elementi richiede i suoi tempi di assimilazione, così come per i grassi e le proteine. Maggiori sono le scorte pronte all'utilizzo, maggiore è la possibilità gestire al meglio la prestazione.
Ulteriore considerazione, è quella organizzativa dell'alimentarsi durante la prestazione, sia in allenamento sia in gara. Visto l'ambiente nel quale si trova il nuotatore e la posizione obbligatoriamente stesa, i rifornimenti devono essere quantitativamente leggeri e dilazionati nell'arco della prestazione, in maniera tale da non costituire un "peso" digestivo a svantaggio dello sforzo fisico.
Importanza supplementare è il tenere in considerazione le quantità minime e massime di assunzione di ogni elemento necessario a preservare la condizione fisica ottimale in rapporto allo sforzo richiesto.
Mentre in piscina è più semplice rifornirsi con costanza, nelle acque libere emerge la necessità di organizzare preventivamente la sua pianificazione: c'è chi ha la fortuna di poter disporre di qualcuno che segue e passa i rifornimenti nei tempi prestabiliti, oppure ci si deve obbligatoriamente affidare solo a sé stessi. Quando si è soli è fondamentale l'integrazione prima, intesa non in minuti ma in giorni ed ore prima di tuffarsi, cercando di creare la condizione di copertura sufficiente allo sforzo richiesto, inoltre, va sempre portato con sé sempre qualche rifornimento specifico ed utilizzato in momenti ben precisi della prestazione. Non mancano i casi di ingegno, dove non è raro vedere chi in acque libere si allena portando con se un qualche supporto dove riporre od attacare i rifornimenti, altri studiano e strutturano il percorso in maniera tale da poter avere un punto di passaggio fisso da usare come zona per il rifornimento.
Un consiglio da non dimenticare riguardo i prodotti integrativi è che vanno sempre provati prima in allenamento ed evitato il loro primo uso in una competizione, al fine di migliorare la capacità di gestione e il loro rendimento. In alcuni casi, questo discorso è valido anche per le quantità da ingerire.
Ogni sportivo è diverso e non sempre un prodotto e le quantità assimilate in un determinata maniera possono andare bene ad un'altro, va quindi testato ogni integratore, seguendo le indicazioni del produttore, un supporto di un nutrizionista sportivo e l'esperienza del proprio allenatore ma, ancora più importante è far uso del buonsenso che, al di là delle norme e regole scritte, dovrebbe guidare la persona a rispettare sé stesso e il proprio corpo.
A cura di Alessandro Pilati - NAL Nuoto Acque Libere