Siamo già alla fine di settembre e per molti ciclisti la stagione volge al termine nonostante mancano ancora diversi importanti appuntamenti. Abbiamo sicuramente l’opportunità per correre e per toglierci ancora qualche soddisfazione; sarebbe un peccato anticipare la chiusura della stagione, correndo oltretutto il rischio di fare uno stacco troppo lungo prima della preparazione invernale, perdendo quasi totalmente la condizione (dovendo poi ripartire da un livello molto basso). E’ però molto difficile mantenere la giusta motivazione, e trovare energie sufficienti per allenarsi e correre al meglio.
Chi ha corso molto durante la stagione sentirà ovviamente la necessità di “staccare la spina” e concentrarsi sugli obiettivi dell’anno successivo interpretando quest’ultimo periodo semplicemente come una fase di chiusura. Anche dal punto di vista energetico è possibile trovarsi leggermente in “riserva” ed è quindi necessario dosare bene l’intensità di allenamento e le fasi di recupero; dobbiamo analizzare se la brillantezza e le sensazioni che avevamo durante i mesi primaverili ed estivi sono notevolmente cambiate e se la percezione di “spinta” non è ottimale.
Può anche capitare che, nonostante un’ottima sensazione generale, venga a mancare la voglia di “faticare”: in questo caso è necessario tenere presente che un netto calo di motivazione è sempre indice di una condizione fisica che inizia a calare. Non ostiniamoci a forzare molto gli allenamenti, spesso controvoglia, perché arriveremo ad ottenere un pessimo risultato. Lo stress e i carichi ai quali viene ripetutamente sottoposto il nostro organismo, provocano normalmente un alterazione dell’equilibrio biologico della persona, variazione che si riflette immediatamente sull’efficienza psico-fisica. Mente e corpo, soprattutto in ambito sportivo, hanno una stretta correlazione; per questo motivo possiamo mettere sullo stesso piano i segnali negativi a livello motivazionale e le cattive sensazioni muscolari o metaboliche. Uno stato richiama l’altro e viceversa, il tutto proiettato in un vortice negativo di prestazione.
Non è necessario preoccuparsi per una simile situazione, ma è sicuramente opportuno adottare alcune strategie per ottimizzare gli stimoli allenanti e migliorare il recupero. Per prima cosa non tagliamo completamente gli allenamenti in quanto, se vogliamo correre le ultime gare, dobbiamo comunque svolgere alcuni richiami, ma, allo stesso tempo, andiamo a individuare quali sono gli stimoli “indispensabili”.
Di sicuro per correre bene dobbiamo mantenere sufficiente capacità lattacida; per questo motivo è necessario, a metà settimana inserire un allenamento con un breve stimolo ad alta intensità che attivi i meccanismi di smaltimento del lattato e tenendo allenati tutti i sistemi tampone. Non è necessario fare molti minuti fuori soglia (con tratti a ritmo gara, o salite fatte a tutta), ma è sufficiente inserire un lavoro progressivo (meglio in salita) che ci porti a lavorare in soglia anche per pochi secondi: diamo il giusto stimolo evitando di stressare troppo la muscolatura.
Inseriamo un secondo allenamento con brevi fasi a intensità medie cercando un buon ritmo di pedalata sia salita che in pianura. Eseguendo un pregara il sabato e la gara di domenica, abbiamo descritto un ottimo modello settimanale di allenamento per gestire al meglio il finale di stagione in cui puntiamo su brevi stimoli di qualità e non sulla quantità.
Ovviamente dovremo porre tutte le attenzioni possibili sui fattori che agevolano il recupero, quindi corretta e costante integrazione, alimentazione completa e bilanciata, sonno abbondante.
A cura di: Saverio Ottolini - Centro SPORT ATTITUDE